Delicati e fragili babbanucci miei,
vi scrivo dopo 22 deliziose ore di treno + traghetto + autobus. Sull'Eurostar Lecce-Roma Termini (partenza 12,14, arrivo 18.20, 47 euro, +10% da gennaio) le prese della corrente non funzionavano e non c'era copertura umts, sicchè zero internet e ben poca autonomia. Va bene...A Roma perdo la coincidenza perchè il suddetto Eurostar fa ritardo e rimango impiccato fino alle 20.08, quindi mi faccio una pizza in un posto gestito da un pakistano dove non porterei mai una donna, ma che costa la metà che dentro la stazione. Ad un certo punto due tizi cominciano a litigare di brutto in arabo e quasi mi convinco che uno sbudellerà l'altro...poi capisco che è solo un mega-super-cazziatone...ma mooolto convincente, anche se io proprio l'arabo non è che...comunque prendo il mio treno delle 20.08 e già mi sento mezzo a casa, perchè risuona la mia lingua. Incontro una ragazza di Orotelli in fuga da Bari e l'aiuto con con un valigione enorme. Mi chiede cosa faccio e non riesco a spiegarle cos'è il marketing (con mia nonna non ci provo nemmeno). Si illumina quando sente la parola magica pubblicità. Ecco cosa stiamo diventando. Fare pane, è un mestiere. Fare muri, anche. Ma cos'è 'sto marketing?
In nave (partenza ore 23.00, arrivo 6.30, 35 euro la poltrona di seconda) mi piazzo nel sacco e trovo pace fino alle 6 del mattino dopo. Tra l'altro il traghetto è mezzo vuoto e la Tirrenia ci regala le poltrone di prima classe, ma è molto meglio il sacco, se vi fidate dell'esperienza. Sbarco alle 6.55, e perdo la seconda coincidenza (6.30). Mi compro Repubblica e l'Espresso e leggo l'articolo sui veleni di Taranto e Brindisi. Ragazzi facciamo qualcosa che sto sentendo la rabbia crescere in corpo. Puglia pattumiera. Puglia alla diossina. Ragazzi sveglia, difendete la vostra terra...Il tragitto in autobus è la parte peggiore: partenza alle 8.00, facciamo sosta in tutte le frazioni, gli ovili e gli stazzi. Risultato: 1 h 50 min. per fare cinquanta km, su un bus massacrato dagli studenti, con una fetida aria condizionata. Poi, finalmente...
Itaca.
martedì 3 aprile 2007
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1 commento:
APOCALYPS NOW.
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